Sono rimasto sul facile anche questa settimana, dato l'altro l'ha risolto solo edopes...
anche questo è un indovinello logico/matematico.
Siamo nell'anno 3003. Lo scienziato Isacco lavora al SETI, l'organizzazione che cerca segnali intelligenti da altre parti dell'universo. Un giorno, finalmente, riceve un segnale inequivocabile: proviene da un pianeta del sistema di Proxima Centauri, la stella più vicina alla Terra dopo il Sole. Il messaggio decodificato dice: "Aiuto! Un grande meteorite si appresta a distruggere il nostro pianeta tra 87.645 giorni. Non abbiamo possibilità di fermarlo, né di scappare. Chiunque capti questo messaggio venga in nostro soccorso!". Dopo aver calcolato che 87.645 giorni proximacentauriani corrispondono a 2,7 anni terrestri, Isacco si appresta ad allestire una missione di soccorso. Il pianeta dista 4,2 anni-luce dalla Terra, ma grazie alle nuove astronavi e alla possibilità di sfruttare i worm-holes spazio-temporali è possibile raggiungerlo in pochi mesi, portando con sè tutta la tecnologia necessaria a deviare il meteorite. Ma dopo averci pensato per un attimo, deve decidere, seppur con estrema sofferenza, di rinunciare. Perché?